Come autocostruirsi un camper

di Sergio de Rota

In genere questa voglia viene dopo una certa esperienza, ma dato l'interesse riscontrato abbiamo scelto di affrontare subito questo argomento. Sicuramente molti di voi, dopo essersi impratichiti con la materia, si saranno ritrovati a pensare come sarebbe bello poter realizzare il camper perfetto, ovviamente per le proprie esigenze. Ebbene, questo sogno potrebbe avverarsi più facilmente di quanto pensiate, ovviamente grazie al nostro indispensabile aiuto! Altrettanto ovviamente stiamo parlando di veicoli realizzati e immatricolati rispettando le norme Comunitarie e il Codice della Strada italiano, mettiamolo subito in chiaro! Se abbiamo stuzzicato abbastanza la vostra curiosità non vi resta che proseguire nella lettura.

COLLAUDO (impropriamente definito anche OMOLOGAZIONE): in genere, o meglio in Italia, il primo motivo per star lontano da una simile avventura è l'insormontabilità della burocrazia. La teoria dice che se la casa costruttrice del veicolo mi accorda un nulla-osta alla trasformazione e tutti i lavori vengono eseguiti a perfetta regola d'arte e da un allestitore autorizzato, la modifica in M1 è fattibile. La realtà è che se il veicolo di base ha più di sette anni il nulla-osta non lo si ottiene o se lo si ottiene (in quanto più recente) l'operazione potrebbe essere comunque non ammissibile. Nello specifico la circolare del Dipartimento dei Trasporti Terrestri prot.4414M368 dal 4 agosto 2005 vieta il passaggio da categoria N1 (trasporto cose) a M1 (trasporto persone) qualora il veicolo interessato non sia stato precedentemente immatricolato come M1, salvo i casi particolari previsti dalla successiva circolare 5878M361 del 14 dicembre 2005. Stesso risultato se i lavori vengono fatti da un privato, anche se in modo professionale. Cambiare categoria ad un veicolo (da N autocarro per trasporto di cose a M autoveicolo per trasporto di persone) in Italia è molto difficile e riservato a poche casistiche ben definite, salvo considerare la possibilità della classificazione in Uso Speciale Abitazione su categoria internazionale N. In questo caso resta comunque imprescindibile almeno una condizione, che tutti i lavori siano effettuati e certificati da un allestitore professionale abilitato. Dopo 20 anni di esperienza nel settore posso garantire che un mix di fattori spinge a scoraggiare qualsiasi operazione fuori dalle righe: l'applicazione in modo non uniforme sul territorio e del tutto interpretativo di norme e circolari, dai funzionari della Motorizzazione Civile il cui ruolo non prevede l'assunzione di responsabiltà, agli interessi delle Case Costruttrici (meglio vendere un mezzo nuovo che rivalutarne uno usato ...) fino alle norme machiavelliche che impediscono qualunque modifica anche la più banale e insignificante. Teoricamente l'Italia recepisce solo direttive comunitarie, come la 46/2007 o la recente 858/2018, basi di partenza per l'omologazione di qualsiasi veicolo, salvo poi applicarle in maniera totalmente restrittiva. E allora come si fa, direte voi? Semplice, si applicano le stesse direttive .... ma in un altro Stato comunitario! Una delle basi dell'Unione Europea è la reciprocità, cioè un veicolo approvato, collaudato, omologato in un qualunque Stato membro in base a direttive comunitarie DEVE essere ammesso alla circolazione in Italia salvo dimostrabili vizi in termini di sicurezza e pericolosità per la salute pubblica. Ovviamente la materia è più complessa e ci vorrebbero molte pagine per sviscerarla, ma al lettore per ora basta sapere che se il vostro camper viene dall'estero (in genere Germania) quasi sicuramente sarà immatricolabile! Per vedere alcuni esempi di operazioni già definite e per ulteriori informazioni consultate la sezione Servizio collaudi

OSSERVAZIONI: molte persone si chiedono se possono circolare senza problemi con autocarri (N1) modificati con strutture varie, tipo letti, tavoli, ecc. La risposta non è semplice, ma direi di affrontare il problema da un altro punto di vista. L'Art.54 del Codice della Strada, lettera d) recita testualmente: "autocarri: veicoli destinati al trasporto di cose e delle persone addette all'uso o al trasporto delle cose stesse", indicazione confermata dalla sentenza della Cassazione n.6885 del 20 marzo 2009. Questo significa che a bordo di un autocarro, attrezzato ad uso abitativo senza aggiornare la carta di circolazione, le "cose" possono essere trasportate ma non devono essere permanentemente fissate e deve essere presente la paratia di protezione dei passeggeri o analogo dispositivo previsto dal costruttore del veicolo. Le eventuali persone a bordo non possono essere oggetto di un trasporto fine a se stesso (per questo vanno usate le autovetture o comunque i veicoli di categoria M1) ma sono giustificate solo dal loro incarico di caricare, scaricare o usare le cose presenti a bordo, o che si stanno andando a prendere aggiungo io. Questo a patto che si tratti di un autocarro immatricolato ad uso proprio e intestato ad un soggetto privato non titolare di partita iva. Altrimenti il trasporto delle cose e delle relative persone deve essere circoscritto solo all'ambito dell'attività economica del proprietario. Tradotto in parole povere con un autocarro intestato ad es. ad un idraulico non ci posso andare a sciare la domenica con la famiglia, nemmeno se sci e bagagli sono le cose trasportate. Questa casistica rientrerebbe in un illecito fiscale sotto vari aspetti, salvo non approfondire con il proprio commercialista la cosiddetta detrazione pro rata, ma questo è un altro argomento. Se il veicolo è invece dotato di installazioni permanenti (per permanenti si intendono tutte le installazioni removibili solo con l'utilizzo di utensili) la risposta è no, in caso di fermo le modifiche non annotate sono sanzionabili e la carta di circolazione ritirabile con la sanzione accessoria della revisione straordinaria a seguito di modifica delle caratteristiche costruttive. Anche la normale revisione periodica non dovrebbe essere superabile in quanto gli autocarri vanno testati vuoti. Analogamente i veicoli in categoria M1 possono trasportare, oltre alle persone, solo effetti personali, sempre non permanentemente installati, anche asportando temporaneamente tutti i sedili ad eccezione di quello del conducente (a condizione che siano a sgancio rapido, non devono essere utilizzati attrezzi). Eventuali modifiche rispetto alle caratteristiche costruttive di fabbrica possono essere sanzionate come già descritto per gli autocarri. Nel caso di strutture permanentemente installate, indipendentemente dalla categoria del veicolo, non si è più idonei per superare la revisione periodica. E' comunque difficile che vengano comminate sanzioni per queste infrazioni, ma ci sono due aspetti che tengo sempre a sottolineare: per prima cosa le responsabilità derivanti da un eventuale incidente, con persone o cose non legittimate a bordo, che potrebbero comportare una contestazione da parte della Compagnia assicuratrice fino alla rivalsa sull'assicurato stesso. Come seconda cosa l'aspetto economico: il premio assicurativo per un autocarro (tariffato in base alla portata) è molto più oneroso di quello di una autocaravan (ma anche di un uso speciale abitazione), inoltre il valore del veicolo sicuramente ne guadagna e sarà in futuro più facilmente commerciabile, anche perchè pochi lo sanno ma vendere un veicolo non a norma è vietato e può comportare pesanti responsabilità al venditore. In genere in 2-3 anni si ammortizza il costo anche dell'operazione più costosa. In ultimo esiste anche la possibilità che queste operazioni vengano in futuro legalmente ostacolate più di quanto non avvenga già oggi, basti pensare ad una possibile uscita dall'Unione Europea, quindi è mio dovere (e non nascondo interesse!) di invitare a pensarci finchè si può fare .....

VEICOLI BASE: questo è forse l'unico vero limite, quindi meglio affrontare subito l'argomento. Il "contenitore" è infatti fondamentale per progettare il veicolo finito e anche i costi dipendono direttamente da questa scelta. La più semplice in genere considera i furgoni usati la migliore base di partenza: si tratta di veicoli molto diffusi, con un'ampia gamma di prezzi, misure e meccaniche. La furgonatura in lamiera di serie garantisce una buona protezione dall'esterno e una discreta facilità nell'allestirli. Per contro si ottengono veicoli medio-piccoli, adatti al massimo a equipaggi di 4 persone. Veicoli di grandi dimensioni si possono realizzare ancora più facilmente partendo da autocarri per trasporto merci (sempre usati ovviamente) allestiti con furgoni in lega leggera, ma bisogna considerare che sarà quasi certamente necessaria la patente C o C1 per condurli. L'evidente salto di categoria è dovuto al fatto che le carrozzerie dei classici autocaravan, mansardati o semintegrali che siano, non sono normalmente acquistabili vuote o già installate su veicoli destinati ad usi diversi e pertanto difficoltà costruttive e costi lieviterebbero talmente tanto da non essere conveniente una realizzazione in proprio. Accanto a furgoni e autocarri ci possono essere altre soluzioni, basta cercare, magari anche all'estero dove le realizzazioni di veicoli sono meno "monotone" delle nostre: pullman, roulotte, fuoristrada, veicoli ex militari o di enti pubblici, grandi monovolume, ambulanze, autocarri particolari, adattati per disabili, veicoli officina e molti altri potrebbero far volare la fantasia!

NOTA PER CHI DEVE ANCORA ACQUISTARE: da gennaio 2020 è entrato in vigore quanto previsto dall’Art.5 del DL 98/2017, in tema di radiazioni per esportazione. Nonostante le legittime critiche, c’è un caso in cui la norma può portare benefici economici non trascurabili a tutti coloro che devono ancora acquistare un veicolo italiano da trasformare in uso abitativo attraverso un collaudo all'estero. È infatti possibile, in alternativa al costoso passaggio di proprietà, procedere direttamente alla radiazione per esportazione, con l’unica condizione (comunque indispensabile) che il veicolo in questione sia in regola con la revisione periodica. L’intestazione al nuovo proprietario sarà comunque effettuata successivamente senza costi aggiuntivi nel corso della pratica. Ovviamente questo implica il condurre il veicolo direttamente in una area privata, dove verranno effettuati i lavori di allestimento, che quindi sarà privato delle targhe e dei documenti di circolazione. Da precisare che questa soluzione tutela comunque il venditore che non sarà più intestatario al Pra, blocca sia tassa di proprietà che assicurazione, risparmiando anche i relativi costi al nuovo acquirente. Per contro quando il veicolo rientrerà dall'estero dovrà essere effettuato un passaggio presso l'Agenzia delle Entrate (per verificare che non ci siano iva o tasse da pagare) competente per residenza del proprietario, e qualche ufficio vedendo un precedente intestatario italiano differente ha sollevato perplessità circa l'omissione del trasferimento di proprietà in Italia.

ALLESTIMENTO INTERNO: qui entra in gioco il genio che è in ogniuno di noi. Ovviamente è indispensabile avere una buona manualità, competenze tecniche, attrezzi e spazi dove poter effettuare i lavori. E' sempre consigliabile stendere un progetto e valutare preventivamente le misure del nostro allestimento, ma sicuramente tante saranno le modifiche in corso d'opera. Per quanto riguarda la parte burocratica non dimentichiamoci mai che il nostro mezzo dovrà essere a tutti gli effetti un autocaravan per ottenere il cambio di omologazione, cioè un veicolo con lo scopo abitativo. Per semplificare sappiate che per rispettare una serie di norme basta solo usare il buon senso: chiunque entrando nel nostro mezzo non dovrà avere dubbi sul fatto che si tratti di un camper. Potrebbe quindi non esserci il bagno, il tetto alto o il riscaldamento ma sicuramente devo poterci dormire, cucinare, mangiare a tavola, riporre gli effetti personali, ecc. I requisiti minimi indispensabili in estrema sintesi sono: tavolo con sedute, letto (anche trasformando tavolo e sedute), armadietti, blocco cucina con lavello (anche servito da due taniche per acqua chiara e di recupero) e fornello (non sono più ammessi fornelli portatili a gas non omologati espressamente per uso interno) anche elettrico e non incassato purchè installato permanentemente impianto di alimentazione compreso. Per essere ancora più chiari sono da scartare i finti autocaravan progettati in stile minimalista per aggirare norme fiscali o ottenere agevolazioni, ad esempio con un elevato numero di posti viaggio rispetto alle potenziali capacità di alloggio, oppure con ampi spazi vuoti utilizzabili per caricare merce o per usi diversi. Con lo stesso ragionamento si capisce bene che non sono ammessi nemmeno allestimenti provvisori, incompleti o comunque poco credibili solo perchè si intende fare i lavori definitivi con calma a documenti ottenuti! Mi permetto di segnalare alcuni aspetti che ritengo vadano valutati con attenzione in sede di progettazione: la coibentazione e l'isolamento delle pareti, l'utilizzo dei materiali per i mobili (è vietato legno pieno in spesse e lunghe tavole, assi, travi, ecc. in quanto pericolosi in caso di incidente, sono invece adatti multistrati, laminati, lamellari, truciolari o simili, anche le classiche perline, sconsigliato ma ancora accettato OSB o materiali specifici per uso esterno e/o trattati con solventi), la presenza di chiusure di sicurezza su tutte le antine, i cassetti e le porte, la presenza dei materassi e delle cuscinerie che vanno anche considerate ai fine della tara totale, l'alloggiamento di eventuali bombole di gas (in vani dedicati e areati), la posa dei cablaggi elettrici (con salvavita sulla linea a 220v e connettore esterno fisso nella carrozzeria) e delle tubazioni (aria calda, acqua e gas), l'alloggiamento della batteria servizi ed eventuale caricabatteria (tutti gli apparecchi elettrici/elettronici presenti, pannelli solari e riscaldatori a gasolio compresi, devono essere dotati di certificato di omologazione europea), la presenza di finestre, oblò o aperture passauomo (tutti con marchio di omologazione) almeno su 2 lati (per lati si intendono tutte, pareti laterali, tetto, lato posteriore e anteriore) per garantire abitabilità a bordo e uscite di emergenza (queste ultime devono avere minimo 45x45 cm di lato), griglie nel pavimento da un minimo di 15 cm² a seconda della superficie calpestabile e camini da un minimo di 100 cm² per garantire il ricambio d'aria anche con tutto chiuso (salvo non sia installato un oblò del tipo ad areazione permanente), la sicurezza delle strutture, delle chiusure e degli ancoraggi. Usare sempre e solo apparecchi idonei ad essere usati su veicoli (in caso di riscaldatore a gasolio è necessaria l'apposizione dell'etichetta di omologazione sul veicolo in posizione ben visibile), non dimentichiamo mai che la sicurezza deve essere garantita anche a veicolo fermo. A questo proposito c'è da segnalare che in Germania gli impianti a gas sono soggetti ad un controllo di conformità specifico periodico, quindi con un costo supplementare e una data differente rispetto al collaudo per trasformazione, a cura di un tecnico abilitato, e pertanto è consigliabile evitarne l'installazione in prima battuta, magari adottando un molto più pratico fornello elettrico. Se si decide comunque per l'installazione dovrà essere previsto un vano sigillato per la bombola fornito di areazione sul fondo e conformato per il contenimento di perdite, raccordo in gomma (max 40 cm e ad avvitare) solo nel vano, riduttore di pressione da 30 Mb di tipo tedesco, tubazioni in acciaio dolce e una valvola di sicurezza per ogni linea. Un cenno a parte richiede la previsione di aggiungere dei posti a sedere, possibile solo se sono tutti comunicanti tra loro. Se è infatti facilmente realizzabile un mezzo con i soli posti anteriori, anche eventualmente eliminando i posteriori, non è altrettanto facile fare il contrario, cioè aggiungere dei posti non previsti fin dall'origine. In questo caso è indispensabile installare delle apposite strutture omologate dotate di certificazioni (la Nonsolocamper è rivenditore CTAReimo e Fasp) con cinture di sicurezza a 3 punti e procedere ad una corretta installazione (esclusivamente frontemarcia) ferro su ferro, con contropiastre e bulloni passanti ancorati al telaio sottostante e rinforzi sulla seduta. In corrispondenza delle nuove sedute dovrà esserci una finestra, ovviamente omologata per uso automobilistico, e assenza di spigoli vivi nei mobili circostanti. Attenzione anche al passaggio nella prima fila da 2 a 3 posti e viceversa (possibile solo con sedili originali o dotati di certificato di omologazione come accessorio), per i veicoli dotati di pretensionatori e airbag potrebbero esserci problemi tecnici. Un breve cenno anche sull'uso di piastre girevoli sui sedili anteriori, sincerarsi che siano dotate di certificazioni in quanto molte di quelle in commercio non sono omologate. Inutile dire che il mercato italiano è molto carente data l'impossibiltà di installare questi prodotti con le norme nazionali, ma qualcosa c'è (la Nonsolocamper stessa fornisce strutture omologate per incrementari i posti), oppure ci si può rivolgere al mercato estero: in fondo alla pagina troverete una selezione di siti utili. Sono frequenti anche interventi strutturali sul tetto per aumentare l'altezza interna, quali ad es. tetti rialzabili o in vetroresina: queste soluzioni, peraltro non indispensabili ai fini della nuova omologazione, vanno realizzate obbligatoriamente installando solo componenti omologati e a cura di professionisti, e questo per evidenti motivi di sicurezza in caso di ribaltamento. Anche l'apertura di passaggi tra l'abitacolo e il vano posteriore possono essere eseguiti solamente seguendo le indicazioni fornite dal costruttore del veicolo, in genere attraverso i manuali di carrozzeria. In ultimo ricordiamoci proprio dei pesi e della loro equa distribuzione, quindi prediligiamo componenti e materiali leggeri. In particolare è necessario sottolineare che il veicolo allestito (con i serbatoi carburante/acque chiare riempiti al 90% e la presenza della ruota di scorta o sistema sostitutivo di riparazione) dovrà avere ancora una capacità di carico residua pari a 75 kg per ogni posto a sedere compreso il conducente, altri 10 kg pro capite per effetti personali e provviste, ulteriori 10 kg per ogni metro di lunghezza del veicolo, tutto senza oltrepassare il peso totale a pieno carico indicato sulla Carta di Circolazione. Per praticità consideriamo che il mezzo allestito deve avere un peso a vuoto pari o inferiore al peso complessivo meno 100 kg per ogni passeggero. In occasione del collaudo potrà anche essere valutatata l'aggiunta di altri accessori omologati, come ad es. il gancio di traino, mentre per i pneumatici in alternativa ultimamente le possibilità sono poche se non nulle, la Germania può concedere d'ufficio misure in una tolleranza massima compresa tra +1,5% e -2,0% come previsto dalle ultime normative comunitarie, in tutti gli altri casi è indispensabile l'autorizzazione per numero di telaio della casa costruttrice, ma sono ormai decenni che non se ne vedono più, in genere i veicoli escono già con indicate le misure ammissibili. Detto tutto ciò sull'allestimento è di fondamentale importanza sapere che al collaudo verranno particolarmente controllate le condizioni meccaniche del veicolo che, in estrema sintesi, dovrà risultare perfetto. E niente a che vedere con le superficiali revisioni italiane, il vostro mezzo sarà passato ai raggi X per almeno un'ora, con controlli visivi e strumentali, e tutto dovrà funzionare al meglio!

AGEVOLAZIONI: stranamente e contrariamente a quanto avviene in alcuni paesi esteri, in Italia le autocaravan godono di costi di gestione favorevoli, con bollo e assicurazione ridotti rispetto alle altre classificazioni. Ecco un buon motivo per trasformare ad esempio il furgoncino o il 4x4 di famiglia in un accogliente minicamper! Se la meccanica di base dispone di molti kw (o kg di portata) il risparmio può arrivare anche a 1.000 e più euro all'anno, oltre ovviamente a non rischiare spiacevoli conseguenze legali o contestazioni assicurative se si circola (e ancor peggio si ha un incidente) con veicoli modificati e non collaudati, argomento peraltro già affrontato precedentemente alla voce OSSERVAZIONI. Per quanto riguarda le limitazioni alla circolazione la situazione è variegata: in alcune regioni (es. Piemonte) le autocaravan possono circolare liberamente anche con propulsori non ecologici, discorso simile anche per le autocaravan di interesse storico e collezionistico (tra i 20 e i 30 anni di anzianità) o d'epoca (oltre 30 anni) iscritti al R.I.V.A.R.S. o archivio analogo per le quali è necessario informarsi localmente. Da ricordare anche che solitamente su qualunque classificazione di veicolo si può circolare con almeno 3 persone a bordo. L'uso è abbastanza libero, sono veicoli di categoria M1 idonei al trasporto di persone e viste le dimensioni sono ammessi "bagagli" personali di vario genere (es. moto, imbarcazioni, ecc.) ovviamente sempre nel rispetto della sicurezza, dei pesi e delle norme sul loro alloggiamento e fissaggio. Anche le autocaravan possono essere acquistate da soggetti disabili, con le stesse agevolazioni previste a livello nazionale o locale per gli altri veicoli (ad eccezione dell'iva agevolata al 4% che è rimasta solo sugli adattamenti e non più sull'acquisto del nuovo), regalando la speranza che questi tipi di veicoli possano dare un contributo a migliorare la qualità della vita di persone meno fortunate. Ultimo accenno sui vantaggi fiscali: come tutti i veicoli intestati a soggetti giuridici sono parzialmente o totalmente detraibili/deducibili sia sull'acquisto che sui costi di mantenimento, ma è necessario avere un'attività che ne giustifichi l'uso non sporadico, non possono essere usati privatamente e soprattutto i trasportati devono essere direttamente riconducibili all'attività (es. dipendenti o clienti). Conviene interpellare il proprio consulente fiscale prima di ogni decisione.

SITI UTILI:

REIMO: sito tedesco leader nel settore. C'è tutto il possibile in particolare per i camper puri e per il marchio Volkswagen. Componenti, materiali e accessori di ogni tipo, vendita online sia a privati che operatori. Il catalogo più ampio d'Europa, fornitore del nostro gruppo. Da esplorare con calma.

Sito: www.reimo.com Cataloghi: www.reimo.com/de/ueber_uns/reimo_online_katalog.html

DIMATEC: fornitore italiano all'ingrosso di accessori e ricambi di primari marchi, comprese le strutture sedili omologate CTA

Sito: www.dimatec.it CTA: www.ctapomezia.it

FASP AUTOMOTIVE SEATS: azienda italiana leader in Europa nella produzione di sedili omologati per qualsiasi tipologia di veicolo. Sono il primo impianto di numerosi marchi italiani ed esteri.

Sito: www.fasp.it

GES INTERNATIONAL: azienda italiana di accessori e ricambi con vendita online sia a privati che operatori, catalogo molto ampio. E' fornitore del nostro gruppo e pertanto possiamo commercializzare direttamente tutti i prodotti proposti con una scontistica dedicata su ordini consistenti. Consigliato.

Sito: www.gesinternational.it

SIFI: azienda italiana di accessori e ricambi che rifornisce solo operatori professionali senza vendere al privato, ma è interessante il suo vasto catalogo scaricabile in PDF con cui è possibile sapere ciò che è reperibile sul mercato italiano.

Sito: www.sifisrl.com

VECAMPLAST: azienda italiana di accessori e ricambi, che rifornisce solo operatori professionali, ma è molto interessante il catalogo online con cui è possibile sapere ciò che è reperibile sul mercato italiano. E' fornitore del nostro gruppo e pertanto possiamo commercializzare direttamente tutti i prodotti proposti.

www.vecamplast.it

FIAMMA: sito ufficiale dell'italiana Fiamma, produttore leader di verande, portabici, wc portatili e molto altro. Catalogo online completo di prezzi e interessante sezione download con caratteristiche tecniche e istruzioni di montaggio.

Sito: www.fiamma.com Cataloghi: www.fiamma.com/IT/download

TRUMA: sito ufficiale del produttore leader di impianti per riscaldamento e molto altro. Interessante la sezione download con caratteristiche tecniche e istruzioni di montaggio e uso.

Sito: www.truma.com Downloads: www.truma.com/int/en/service/downloads.html

Pagina aggiornata al 25.08.2023